La pesca con il Rezzaglio ....Sparviero o Iacco

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    Maurizio

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    La pesca con il rezzaglio si effettua in acque sabbiose basse, dalla riva della spiaggia o alle foci dei fiumi. La profondità massima per la riuscita non deve superare il metro e mezzo e ci sono buone possibilità anche la notte, muniti di una lampada e spostandosi continuamente. E’ una vera e propria caccia di movimento, dove bisogna tenere conto della zona, del vento e delle condizioni del tempo e del mare.
    Il rezzaglio, chiamato anche giacchio, è l’unica rete individuale la cui resa è determinata dalla perizia del pescatore che la lancia in acqua. La manovra va eseguita correttamente e si impara dopo molto esercizio e pratica piscatoria. Lo sparviero, altro nome usato per definirlo, è una rete circolare conica con un diametro da sei a dodici metri; la parte centrale è unita da una corda lunga una decina di metri che serve per recuperare dopo il lancio; per sicurezza viene fissata al polso mediante un nodo scorsoio, in modo da poter lanciare con più disinvoltura. La circonferenza esterna della rete è chiusa da una sagola con delle olivette di piombo, che servono a lanciare e a farla affondare opportunamente; il peso del piombo varia in base alle dimensioni della rete, da quattro a dieci chili. Tra un piombo e l’altro ci sono dei tiranti, sistemati in maniera tale che la rete formi dei rigonfiamenti una volta gettata in acqua: dentro queste sacche rimarranno imprigionati i pesci.
    La pesca con il rezzaglio La pesca viene fatta dalle rive sabbiose in tutte le stagioni. Nel caso invernale è opportuno munirsi di stivali a mezza coscia, mentre in estate va benissimo stare in costume da bagno. Un secchio dove mettere eventuali catture è necessario sempre. Ci si porta sulla riva dell’acqua e si lancia il rezzaglio, con un movimento che faccia in modo da distenderlo completamente e farlo ricadere in maniera uniforme sull’acqua. I piombi creano una campana dentro la quale i pesci si muoveranno all’impazzata cercando di scappare: i rigonfiamenti formati dai tiranti li imprigioneranno inesorabilmente. Dopo circa un minuto, si procede all’azione di recupero, tirando la cordicella della rete; l’azione dovrà essere eseguita lentamente, onde evitare ai piombi di sollevarsi dalla sabbia e far fuggire eventuali catture. Bisogna tirare con una mano e far scorrere la rete con l’altra in maniera che l’imbuto centrale si restringa intorno ai pesci pescati. L’azione del lancio è la più delicata di tutte e si acquisisce dimestichezza e perizia solamente dopo molta esperienza, qui è possibile vedere un video con tutta la sequenza di spiegazione per poterlo tirare.

    Video

    Edited by sampei2000 - 1/4/2014, 08:21
     
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    Maurizio

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    Aggiungo a questa introduzione,
    ed a questa magnifica disciplina che mi ha accompagnato nell'età dai 17 anni in poi, incuriosito da un vecchietto a San Felice Circeo, dove avevo casa, che ogni volta che passavo con la mia bicicletta vedevo questa persona su un muretto con questa rete al braccio, sotto vi era uno sbocco di una fogna di acque chiare e spesso e volentieri venivano a raggrupparsi grossi cefali e spigole, incuriosito con il calar del sole scappavo a vedere questa persona, che ancora oggi ricordo con tanto affetto, perché dopo qualche giorno che mi vedeva interessato a questo tipo di pesca, mi diede delle prime nozioni di come tirarlo e subito da mio padre mi feci comprare uno piccoletto di mt 8 di circonferenza in cordonetto, che dopo un po pesava una enormità.
    Adesso li costruisco nelle più varie maniere e materiali comunque con l'esperienza acquisita poi ....sul campo e ancora in mio possesso 3 di questi Sparvieri, o come li vogliate chiamare, posso dirvi che si dividono in molte categorie, facciamo ordine :
    1) Rezzaglio da caccia molto piccolo max mt 10 e tutto in naylon con tipo di piombatura a oliva
    2) Rezzaglio da ricerca specialmente con mare mosso a riva con una circonferenza di mt 14 pure più, per coprire una ampia superficie
    3) Rezzaglio è quello in cordonetto pesantissimo ma ideale per la ricerca delle grosse spigole, sotto i scalini della riva o in buche che si formano, vi domanderete perché in cordonetto, perché molte volte le spigole con la sua pinna sopra sono riuscite ad intaccare le maglie di naylon ed ..fuggire, lasciandoci con un grosso dispiacere e con la rete bucata.
    Questa è una disciplina molto divertente specialmente d'estate in fiumi che escono a mare, dove con molta dimestichezza si riescono a vedere cefali che giocano sulla cresta dell'ondina che arrivano fino a terra, io ho molto bazzicato posti come Taequinia ...Ladispoli ...Fregene ....e ultimamente anche qualche battuta a Torvajanica quando sono stufo di stare sulla spiaggia, questa pesca ci da modo di svolgerla in qualunque orario,di giorno, come detto ci sono bellissimi cefali che giocano con i cavalloni, con arrivare dell'imbrunire le spigole si avvicinano per poter venir a mangiare sotto qualche scalino di sabbia, trovando molluschi granchi ecc.
    Io ne ho ancora 3 e sono sempre pronti se qualcuno ha la voglia di farmi compagnia, ciao a tutti .....
     
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  3. hurricane1
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    Ragazzi,ho provato pure io, ma al primo lancio me so incartato come na golia, ahahahahah non fa per me
     
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  4. Luciano Rizzieri
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    scasa prima di comperare lo sparviero(pesca molto interessante)vorrei se e possibile che pesci o taglie posso prendere ( forse)nella zona di Comacchio ,in emilia romagna. grazie / dove posso aquistarli
     
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3 replies since 1/4/2014, 06:31   9148 views
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